La bicicletta ...

"La bicicletta richiede poco spazio. Se ne possono parcheggiare diciotto al posto di un auto, se ne possono spostare trenta nello spazio divorato da un unica vettura. Per portare quarantamila persone al di là di un ponte in un ora, ci vogliono dodici corsie se si ricorre alle automobili e solo due se le quarantamila persone vanno pedalando in bicicletta"
Ivan Illich "elogio della bicicletta"

martedì 19 agosto 2014

L'iitalia fa marcia indietro - stop della commissione trasporti della camera al senso unico eccetto bici

Un senso Unico eccetto bici in Francia 
A seguito di una immotivata mozione da parte di scelta civica a proposito delle modifiche al codice della strada adesso in discussione in parlamento, la commissione trasporti della Camera ha eliminato dalla norma il cosiddetto "controsenso ciclabile" che introduceva in Italia un dispositivo ormai presente in tutta Europa ad eccezione della Grecia e di alcuni paesi dell'Est. Il controsenso ciclabile o meglio il senso unico eccetto bici offriva ai comuni un quadro normativo certo nel quale inserire, con la pianificazione della mobilità,  un certo numero di strade nelle quali è possibile andare in bici nei due sensi mentre con l'auto si va in uno solo. I paesi che l'hanno fatto hanno visto incrementare esponenzialmente la diffusione dell'uso della bicicletta nelle città e con essa la sicurezza. Un esempio per tutti il caso Bruxelles dove sull'85% delle strade a senso unico presenti in città - pari a ben 400 km - è ammesso il "controsenso ciclabile". Secondo uno studio avvenuto nell'arco di tre anni, il 95% degli incidenti occorsi ai ciclisti nella capitale del Belgio è avvenuto su strade prive di "controsenso ciclabile" e solo il 5% su strade che prevedono il "senso unico eccetto bici"(e che rappresentano il 25% del totale delle strade). Di questo 5%, inoltre, solo la metà procedeva 'controsenso'.
"Nelle due città italiane in cui è stata ammessa, in alcune strade all'interno delle aree 30 km/h, la circolazione delle biciclette in senso opposto a quello delle auto, gli incidenti gravi ai ciclisti si sono praticamente azzerati - dice l'on. Paolo Gandolfi, relatore del disegno di legge in oggetto e prodfondo conoscitore del tema - Il 'controsenso ciclabile' è, infatti, un tassello fondamentale nel percorso di ristrutturazione della mobilità all'interno dei centri urbani, per vivere in città sempre più sicure e sostenibili".
Giulietta Pagliaccio, presidente nazionale FIAB commenta: "Sorprende non poco che, proprio in pieno agosto, sia stato votato questo provvedimento quando molti sono in vacanza e magari, come me, in bicicletta. Spesso i ciclisti sono considerati un'utenza vulnerabile che, più di altri, patisce i comportamenti scorretti sulla strada, ma non per questo meno attenta sul piano legislativo.
Chiedo a tutti coloro che, all'interno delle istituzioni, hanno a cuore il tema della mobilità sostenibile, di non schierarsi da una parte o dall'altra, ma di unire le forze in maniera trasversale affinché, in ogni occasione, si possa arrivare a regole sensate e condivise per lo sviluppo di città più vivibili.
Auspichiamo, infine, di poter avere anche in Italia una normativa che, in tema di mobilità ciclistica, ravvicini il nostro Paese all'Europa".  http://fiab-onlus.it/bici/attivita/proposte-di-legge/item/959-fiab-deplora.html