Rete
ciclabile regionale, la promozione della bicicletta come mezzo per la
mobilità sostenibile, intermodalità tra i diversi sistemi di
trasporto pubblico. 2 milioni di euro già per il 2014 e dal 2015,
l’8 per cento delle risorse regionali destinate a infrastrutture
legate a trasporto ciclabile - Grande risultato per la FIAB Toscana.
Firenze
–
Via libera, ieri, con voto unanime dell’aula alla proposta di legge
che promuove interventi a favore della mobilità ciclistica. La nuova
legge, la prima in Toscana, promuove in concreto l’utilizzo della
bicicletta in Toscana. Il testo, uscito all’unanimità già dalla
commissione Mobilità e Infrastrutture, intende diffondere l’uso
della due ruote attraverso interventi infrastrutturali su tutto il
territorio regionale, individuando la bicicletta quale mezzo di
trasporto alternativo a quelli motorizzati e come mezzo di
prevenzione sanitaria e di socialità.
Ad
illustrare la proposta di legge in Aula consiliare è stato Fabrizio
Mattei,
Pd, presidente della commissione Mobilità ed Infrastrutture. “Questa
legge – ha affermato Mattei – è volta a realizzare obiettivi di
intermodalità”, tesi a favorire “una migliore fruizione del
territorio” e “uno sviluppo infrastrutturale con valenza anche in
ambito sanitario, sociale, turistico e sportivo”. Inoltre, ha
proseguito il presidente, la legge “intende garantire lo sviluppo
in sicurezza dell’uso della bicicletta sia in ambito urbano che
extraurbano”, attraverso la realizzazione di “una rete ciclabile
regionale e le relative infrastrutture”.
Il
provvedimento legislativo prevede un finanziamento di 2 milioni di
euro già per il 2014. A partire dal 2015, è previsto lo
stanziamento di non meno dell’8 per cento delle risorse destinate
dalla Regione alla modernizzazione delle infrastrutture e
all’efficienza del sistema regionale dei trasporti. Tra gli
obiettivi strategici, si individuano il potenziamento e la messa in
sicurezza delle piste ciclabili in città e la loro messa in
connessione con il sistema della mobilità per creare circuiti
extraurbani protetti e dedicati alle due ruote.
Gli
interventi per la mobilità ciclistica possono comprendere la
realizzazione di sottopassi e sovrappassi ciclabili e ciclopedonali,
dotazioni infrastrutturali utili alla sicurezza del traffico
ciclistico e motorizzato, la costruzione e dotazione di parcheggi
attrezzati, liberi o custoditi, e di centri di noleggio riservati
alle biciclette, la messa in opera di segnaletica, verticale e
orizzontale, specializzata per il traffico ciclistico.
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